Nel tessuto urbanistico del centro storico, che conserva pressoché inalterato il suo aspetto medievale, con un significativo intervento ottocentesco venne ricavato l'ampio spazio di piazza Garibaldi. Qui si affacciano il Palazzo Gasparini (XVII secolo), la Pieve Collegiata (che nella massa muraria esterna conserva parti della primitiva costruzione romanica, sec. X, e della ricostruzione del 1363) e il Palazzo Comunale edificato negli anni '70 del secolo scorso in sostituzione di alcuni isolati abbattuti all'atto della realizzazione della piazza. Oltre a quelli che si affacciano sulla piazza, Mercatello custodisce molti altri monumenti significativi: Particolarmente importante la Chiesa di San Francesco di stile gotico primitivo (XIII secolo), ospita una notevolissima raccolta di dipinti dal XIII al XVII secolo; il monastero e casa natale di Santa Veronica Giuliani con l'annesso piccolo museo della santa, la Chiesa di Santa Croce (sec. XIV) e la chiesa di Santa Chiara (riedificata nel 1646); il Palazzo ducale (XV secolo), attribuito a Francesco di Giorgio Martini; il Palazzaccio (XVI secolo); il Monte di Pietà (fondato nel 1516) con portale di pietra arenaria raffigurante cristo paziente.
Conserva nella massa muraria esterna parti della primitiva costruzione romanica (Sec. X) e della ricostruzione del 1363, come le finestre gotiche nei fianchi.
L'interno basilicale è a tre navate. Contiene numerose opere realizzate da vari artisti, tra cui Raffaellin del Colle e Francesco Guerrieri.
Di particolare rilievo l'Immacolata Concezione, tavola di Raffaellino del Colle, sulla navata di destra, la Madonna delle Grazie, dipinto su tavola risalente al sec. XIII, la Beata Margherita della Metola (metà sec. XVII)
L'interno è ad unica navata con volta a botte leggermente ribassata. Nell'altare maggiore, entro l'ornato intagliato e dorato, di scuola locale, Madonna con Bambino, S.Chiara e S.Francesco, tela di Felice Damiani, datata 1604. Nell'altare minore destro, all'interno dell'ornato intagliato e dorato, Madonna col bambino e i Santi Antonio Abate e Filippo Neri (metà XVII sec.); nella cimasa S.Filippo Neri in estasi. Nell'altare minore sinistro nell'ornato intagliato e dorato, S.Diego e in alto Cristo benedicente tra S.Filippo Neri e S.Francesco d'Assisi, tele attribuite a Felice Damiani. La sacrestia è posta dietro il presbiterio, ed è adibita a piccolo Museo destinato a raccogliere documenti, cimeli e iconografia riguardanti la concittadina S.Veronica Giuliani.
Chiesa di stile gotico primitivo. La facciata a pietre pulite e a superficie piana sembra non aver subito trasformazioni gravi. Il rosone in arenaria che sovrasta il portale è ornata da una vetrata con l'emblema francescano. Il campanile è posteriore alla chiesa, le campane sono tre, datate MDLXXIIII e MDCXIII.
L'edificio è ad una navata, con tetto a capriate ed abside quadrilatera ornata da uno stupendo arco trionfale tardo-gotico.
Sulla parte destra della navata splendido affresco di scuola umbra del '400.
Sull'altare Madonna con santi (c. 1345) dipinto su tavola attribuito a Giovanni Baronzio. Il polittico a nove pannelli.
Nella sacrestia, splendida tela di Claudio Ridolfi, raffigurante il Battesimo di Gesù.
Iniziato da Federico da Montefeltro nel 1474 è rimasto incompiuto. Il palazzo ha subito varie alterazioni nei secoli, causate dai passaggi di proprietà. Dal lato di ponente conserva l'impronta di origine quattrocentesca
La chiesa di S.Croce, detta anche di S.Sebastiano perchè vi si faceva la festa del santo, fu eretta nella metà del '300 contemporaneamente alla Confraternita omonima. All'esterno mostra arcate e finestre gotiche tamponate sul fianco e nella Facciata, rifatta nel 1795, il portale con riquadratura in arenaria.
All'interno, nell'altare maggiore riveste particolare importanza Il miracolo della vera croce, tela di Giorgio Picchi, esemplare documentazione del gusto del pittore per le composizioni sovraffollate.
Antica dimora dei signori Fabbri, a forma di nave, si spinge sopra il torrente S.Antonio, su un più antico baluardo.
- Monastero delle Cappuccine
Situato di fronte alla chiesa di S.Croce, è contrassegnato dal monumento a S.Veronica Giuliani. Al suo interno racchiude il piccolo santuario di S.Veronica. Vi sono raccolti numerosi cimeli della stessa santa, una tela raffigurante S.Veronica che riceve le stimmate, e sei telette che raccontano la vita mercatellese della santa.
La chiesa venne consacrata e dedicata al "sacratissimo piagato Cuor di Gesù" il 24 giugno 1772 e restaurato fra il 1950 e il 1960. La facciata è stata completamente rifatta nel 1927. All'interno, sulla lunetta centrale, bell'affresco raffigurante La vergine che detta il diario a S.Veronica Giuliani, al disotto Madonna col Bambino col cuore in mano, nella grande nicchia Sacro Cuore di Gesù, statua in gesso. Sulla parete destra Coronazione di spine di S.Veronica, tela di Pietro Tedeschi. Nella parete sinistra S.Chiara, S.Francesco, S.Agnese di Assisi, tela proveniente dall'ex convento di S.Chiara.