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Biccari

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Biccari è uno dei paesi più caratteristici dei Monti Dauni: classico centro di collina dal clima mite, silenzioso e tranquillo, in cui la gente cordiale e accogliente, gentile e ospitale accompagna il visitatore in un'atmosfera irreale. Il calore della gente, filtrata da una storia di antiche tradizioni, in cui riti, credenze, superstizioni, costume, folclore, hanno rappresentato l’impasto di una civiltà fatta di valori essenziali. A pochi chilometri, quasi in periferia, il paesaggio si fa variegato e lo sguardo si interrompe dal gioco delle valli che si rincorrono e colorano di verde l'orizzonte. Sulle montagne che dominano Biccari, infatti, il territorio è ricco di ambienti naturali molto suggestivi: i suoi boschi, con maestosi alberi di cerro, acero campestre, faggio, olmo, roverella e biancospino; il grazioso specchio d'acqua del lago Pescara, a 900 metri di altezza, incastonato in una rigogliosa vegetazione; la vetta più alta della Puglia il Monte Cornacchia, che con i suoi 1151 metri domina l'intera piana del Tavoliere, da cui si può scorgere il Mare Adriatico. Sorta poco dopo l'anno Mille, ad opera dei Bizantini, il ritrovamento dell'insediamento neolitico più alto della Puglia, ad oltre 700 metri di quota in località Boschetto, lungo la riva del torrente Organo, fa pensare che il territorio fosse abitato già in epoca più remota. Biccari sorge tra il 1024 e il 1054 ad opera del Catepano Basilio Bojannes e del Vicario di Troia, Bisanzio de Alferana. Testimonianza dell'epoca è la possente Torre cilindrica facente parte di una serie di avamposti militari realizzati per meglio difendere la via Traiana. Il nome Vicari (Biccari) appare per la prima volta in un atto dell'agosto 1054 con il quale la vedova Sikelgaita dona i suoi averi al Monastero di S. Pietro in Vulgano, nelle vicinanze di Biccari.Dopo la vittoria sui bizantini un ufficiale Normanno dell'esercito di Roberto il Guiscardo, un certo Pagano, se ne impossessò e fortificò il primitivo nucleo abitato costituitosi intorno alla torre. Guglielmo d'Altilia, detto "Braccio di Ferro", ampliò il piccolo borgo verso Porta Pozzi.Dal XV secolo Biccari passa sotto varie Signorie. Con gli Angioini giunge il dominio degli Stendardo a cui, fra l'altro, si deve la costruzione della Croce di Porta Pozzi ed il Convento di S. Antonio. Nel XVI secolo iniziò la Signoria dei Caracciolo, il cui capostipite fece costruire il Palazzo Signorile, oggi sede del Municipio. Nel 1772 il feudo di Biccari passò alla regia Corte di Napoli e nel 1860, dopo una rivolta sedata nel sangue, entrò a far parte dell'Italia Unita.L'itinerario ha inizio dalla piazza principale del paese: Piazza Matteotti, dove si possono ammirare il Monumento ai Caduti, il Monumento al Governatore Donato Menichella e la splendida Fontana monumentale.

Maggiori informazioni

http://it.wikipedia.org/wiki/Biccari
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